Archivi per il mese di: aprile, 2011

 

Qui non si cerca di tenere in contatto persone lontano tra loro… ma ricostruire un presente distrutto dal tornado del 27 aprile 2011 in Alabama.

 Vai alla pagina Facebook

Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!
Nanni Moretti

Ho letto questo articolo su “Il Sole 24ore”  sulla crescita di licenziamenti per aver postato qualcosa di sbagliato su Facebook!

Mi rendo conto che troppe persone stanno perdendo il controllo delle proprie azioni su Facebook. Probabilmente molti sottovalutano il peso che può avere un post sulla propria bacheca…incoscienza questa dettata dall’ignoranza che si ha del Web. Tutto quello che facciamo sul Web, e  in questo caso specifico Facebook, rimane impresso per sempre, come una fotografia, per cui consiglio ai neofiti di fare attenzione!!

Tutti sbirciamo i profili dei nostri contatti…e inevitabilmente ci facciamo un’idea sulla loro vita, le loro relazioni e i loro problemi. E allora perchè ci meravigliamo se lo fanno anche i nostri “capi”?

Mi viene in mente la cara maestra di mio figlio, una 40enne con una bacheca da 15enne…sempre depressa per la lontananza da casa…

Qualche mese fa ho digitato il nome di una delle due maestre del nano su Facebook. Una delle due aveva, ed ha tuttora, un profilo pubblico. Ho cominciato a leggere qualche suo post, mi sembrava il modo migliore per conoscere indirettamente una persona che trascorre gran parte della sua giornata con mio figlio e leggo un commento davvero infelice… Era nervosa, o almeno così scriveva, e pensava alla tristezza del mattino seguente a lavoro, quando tutti i genitori alle 8 lasciano i propri figli come tante bestioline sull’uscio della classe.

Una delle bestioline era mio figlio. Che fare? Parlarne sarebbe stato inutile perchè avrebbe ammesso di aver scritto una cosa, magari, dettata da leggerezza…ma qui si parla di MIO figlio!!

Io ho personalmente inoltrato la pagina alla direzione del circolo didattico..ma cosa ho ottenuto? La mestrina, richiamata all’ordine, si è preoccupata solo e unicamente di questioni “legali” e si difendeva dicendo che il post non era stato scritto in orario scolastico e che non c’era il nome della scuola e/o dei bambini…sì, ma io? Io che me ne faccio di questa scusa? Io so solo che da quel momento non mi sento poi così tranquilla quando accompagno mio figlio a scuola…

Credo sia fondamentale rendersi conto del peso che hanno le parole, del peso che può avere un’affermazione pubblica e soprattutto assumersene la responsabilità!!

E in pochissimi casi, giuro, avrei preferito vivere negli USA

 

Ho sempre saputo dell’influenza dei social network, facebook e twitter in particolare, sul posizionamento delle prime pagine nelle SERP di zio Google…ma leggere questi dati mi dona una piacevole sensazione di inquietudine…

 

and the winner is….. “facebook shares”…

Ma quel è l’impatto sul posizionamento? Io direi decisivo…e come ho già detto con il post sul Panda Update è impensabile fare SEO ignorando questo dato di fatto.

Le correlazioni sui dati sociali e i link sono davvero impressionanti

 

è evidente una correlazione positiva fra le condivisioni su Facebook e il buon posizionamento, un pò meno per Twitter.

Vista l’importanza e, soprattutto, l’impatto forte che la condivisione su Facebook ha sul posizionamento..è fondamentale concentrare le proprie risorse su come ottenere un maggior numero di condivisioni da parte degli utenti di Facebook…come?

Beh…Google Panda ci ha avvertito…concentrandosi sui contenuti di qualità e originali!!

La chat è stato sempre il difetto principale di Facebook…Come può un social network così importante difettare proprio sulla comunicazione online tra gli utenti?

Non era ammissibile per facebook!

Con piccole modifiche, impercettibili come solo i grandi fanno, la chat col tempo è migliorata.

Da qualche giorno, andando sul profilo di un nostro contatto, accanto al nome è visibile il suo stato e cliccando su di esso sarà possibile chattare con il nostro amico.

stato della chat sul profilo

Ma la cosa geniale è la possibilità di sincronizzare facebook con Skype, un’applicazione già in uso, ma migliorata decisamente con la nuova versione, arrivata alla numero 5.3.0.108

Avere Facebook e Skype insieme è una soluzione assolutamente geniale che consente a tutti gli utenti di effettuare una chiamata Skype tramite Facebook…una fusione tra due colossi del Web 2.0

skype+facebook

Mamma mi scrivi shrek sul computer?

Ecco manu S-H-R-E-K

Ma escono i video e le foto… io voglio i giochi di Shrek…allora mamma scrivi GIOCHI SHREK..

Manu ma mi vuoi rubare il posto di lavoro?

Ps. Per mio figlio Emmanuele, un nano travestito da bambino, il computer è Google … effettivamente ancora piccolo per distinguere un pc portatile da un Chrome OS  😉

Algida propone un viaggio attraverso il Web…davvero divertente 🙂

Sempre più spesso sento parlare dei cosiddetti “spazzini del web” e qualche tempo fa ho approfondito l’argomento perchè strettamente collegato con il SEO. Negli USA è diventata ormai una moda per i VIP  (vi ricordate Kate Moss?)

Ciò che forse non è evidente dai case history che leggiamo di pulizia del web è che in realtà non si tratta di una vera e propria pulizia, ma più di una spazzata sommaria…qualcosa del tipo “nascondere la polvere sotto il tappeto”…ma alla fine la polvere è sempre lì.

In pratica uno spazzino del web, attraverso la costruzione di blog, siti e profili social cerca di ripulire le prime pagine delle serp da notizie fastidiose per il cliente. Niente di più facile…no?

Un intervento interessante sulla Web Reputation è stato quello di Andrea Scarpetta al convegno GT 2010 con la sua interessante proposta di link building che ho personalmente testato.

Vi consiglio di dare un’occhiata alle slide

 

Le strategie da intraprendere in questi casi sono molteplici e, soprattutto, è fondamentale capire la quantità delle notizie diffamatorie e la qualità.

Se si tratta di diffamazione  bisogna intervenire  con una strategia veloce e aggressiva:

  • ripagare con la stessa moneta chi ci ha diffamato
  • intercettare tutti i canali nei quali si è parlato di noi e intervenire direttamente
  • lavorare su blog, siti, social network offrendo un’immagine positiva dell’azienda
  • dedicare una o più risorse alla lavorazione che dovrà essere costante nel tempo

Ma se non si tratta di diffamazione? Cosa succede se la notizia che non vogliamo far apparire in serp è presente su un sito come La Repubblica? E se ne avesse parlato una trasmissione famosa in tv come Striscia La notizia?

In quel caso la lavorazione standard degli spazzini del web non basta..

Io credo che in questo caso la strategia da adottare sia quella del “mea culpa” e cercare di voltare pagina..altrimenti si rischia di fare la fine di Aiazzone!
(Non metto alcun link per Aiazzone, ma provate a digitare il nome di questa grande azienda su Google)

Imma Pinto

Perchè non posso avere una parola chiave singola?

Perchè questo tipo di  parola chiave è  piuttosto inutile ai fini della sua azienda o servizio!

Ma se digito xxxx il mio competitor c’è, perchè io non posso esserci?

Ecco…e cosa rispondiamo a una domanda del genere?

Io credo sia il caso di sottolineare il fatto che è sempre meglio ottenere un elevato volume di traffico di appassionati di “xxxxx” che proviene da Google e non essere ai primi posti delle serp con la Key “xxxxx” che risulta confusa e poco rappresentativa dell’azienda stessa.

Se sto cercando un negozio di telefonia in provincia di Napoli, e mettiamo che non sono un “abile navigatore” è molto probabile che digiterò qualcosa del tipo “cellulari nokia napoli”.
Da qualche tempo ormai è stato dimostrato che la tendenza dell’utente medio non è più quella di digitare una sola key per effettuare una ricerca, ma combinazioni di 2 o 3 almeno.

Che senso avrebbe lavorare su una parola chiave singola  se a priori sappiamo che porterà un’alta frequenza di rimbalzo per il sito? Io credo sia il caso, per una buona riuscita del proprio lavoro di concentrarsi su parole chiave con:

  1. forte riconoscimento all’interno del sito
  2. coerenza semantica con i contenuti del sito
  3. buon volume di ricerca
  4. buona tendenza mensile delle ricerche

Io ho ragionato in questo senso da sempre, e non mi interessa quel valore (a quanto pare mooolto indicativo) che google fornisce nel momento in cui si effettua la ricerca. Non è detto che se una key presenta qualcosa del tipo Circa 288.569.000 risultati (0,32 secondi) sia impensabile da utilizzare per un sito e sperare di vedersi nelle prime pagine.

Ho vinto molte sfide in  questo senso e la risposta è sempre la stessa…Google premia la legittimità (nel senso etimologico del termine) e la coerenza con i contenuti. (per questioni tipo Page Rank o  densità delle key…rimandiamo ad altri l’arduo compito di spiegarlo)

Per la questione relativa al competitor che è in prima pagina con la fatidica parola xxxxx…io faccio fatica a pensare che dietro ci sia una lavorazione SEO, ma a un posizionamento + o – naturale!

Fatto sta che l’altro giorno ho sentito una parolina magica al telefono “aveva ragione lei…possiamo rivedere le key?”

Mi verrebbe da dire…ma allora ha ragione mia madre quando dice “ma si nun saje fà o’scarpar…” 🙂