L’idea non è male!!
Ma neanche un po’…perchè se ci pensiamo: facciamo di tutto per sfuggire dai filtri di Google ma è da qualche tempo che mi sto chiedendo perchè non seguiamo le indicazioni dello zio?
Facciamo un passo indietro, ma questo solo per chi non mangia pane e Seo, per gli altri vi consiglio di saltare questo noioso passaggio 🙂
Quando effettuiamo una ricerca su Google dobbiamo essere consapevoli che i risultati che vediamo in SERP sono il frutto di:
- cronologia
- lingua utilizzata dall’account
- social connessioni, soprattutto G+
- localizzazione
- browser
- sistema operativo
- tempo di ricerca
Secondo Linkdex anche le ricerche più competitive hanno sempre in mente il concetto di localizzazione, e il 35 % (beh in Italia non so la percentuale) delle volte i tuoi risultati non appaiono in altre città.
E allora perchè non ci concentriamo a creare sinergie ed eventi geo-localizzati?
Preoccupiamoci di targettizzare sempre più i siti locali.
Utilizziamo, in questa ottica, i Social Media
Con il Colibrì l’esperienza assume un valore sempre più importante.
Perchè il caro uccellino comincia a mostrare nelle serp anche documenti che sono “sensibili” ad una query.
Per fare ciò prende in considerazione diversi fattori, per cui le SERP cambieranno in maniera evidente:
l’utente digita una query → il Colibrì cerca i documenti sensibili a quella query → considera anche il momento in cui è stata digitata quella query → valuta gli annunci che rispondano a quella particolare domanda (quindi ciao ciao a yahoo answers sempre in primo piano) → legge le informazioni presenti nel documento → propone all’utente i domini associati semanticamente a quel documento → valuta i siti e/o documenti che hai già letto guardando la tua cronologia
Proviamo ad andare, una volta tanto, incontro allo zio…rendiamo la ricerca un’esperienza unica e, soprattutto, valida.
Ecco adesso tiro un sospiro di sollievo, dopo aver scritto un post “quasi” serio e vi dico in tutta onestà che ho deciso di staccarmi dai seminari online e dai convegni…
Sono demotivata ad ascoltare sempre interventi di mezz’ora che poi alla fine a me non hanno portato niente di nuovo…
Dedico già 10 ore al giorno al mio lavoro…ed essendo mamma direi che può bastare…per cui cerco di ottimizzare i tempi per deformazione professionale (o perchè sono professionalmente deformata..)
Buona giornata
Imma